Il mese di febbraio è cominciato con tempo spesso nuvoloso, mite e con alcune piogge.

La prima decade del mese è trascorsa sotto un flusso umido e mite in quota proveniente dai quadranti meridionali. Le giornate sono risultate con cielo spesso nuvoloso o coperto e solo rari spazi soleggiati, tra l’altro piuttosto limitati. Il flusso meridionale ha portato a temperature molto miti. I valori massimi registrati sono risultati compresi tra 9 e 13 gradi nel corso delle giornate con qualche schiarita mentre lievemente inferiori in caso di coperto.
Tra mercoledì 3 e sabato 6 febbraio tempo simil-autunnale con a tratti pioviggini che hanno portato ad accumuli pluviometrici compresi tra 4 mm e 10 mm.

Domenica 7 febbraio è arrivata una moderata perturbazione atlantica che ha portato a piogge diffuse e piuttosto continue con solo qualche pausa asciutta. I fenomeni si sono esauriti nella notte su lunedì 8 febbraio. La neve fresca è caduta al di sopra dei 1200/1400 metri calando a fine evento a circa 700/800 metri. Gli accumuli pluviometrici sono compresi tra 46 mm e 75 mm con punte di 100 mm sul basso Lario.

Il flusso mite e umido non si è ancora esaurito e, a parte una breve tregua con temperature massime fino a 10/13 gradi tra lunedì 8 e martedì 9 febbraio le piogge sono ritornate. Mercoledì 10 febbraio, infatti, è transitata una nuova perturbazione atlantica con nevicate oltre i 1100/1200 metri e piogge in pianura. Gli accumuli pluviometrici sono risultati compresi tra 16 mm e 25 mm.
In questa prima decade, solo martedì 2 febbraio ci sono state deboli gelate nelle brughiere con valori fino a -2 gradi.

Dopo il passaggio di quest’ultima perturbazione, le correnti sono ruotate in modo deciso dai quadranti settentrionali ed è tornato il favonio nella giornata di giovedì 11 febbraio con intensità al più moderata. Le raffiche di vento, infatti, sono risultate inferiori a 40 km/h salvo locali picchi a 50km/h.
In serata di giovedì, dopo tanta mitezza, è cominciato l’afflusso di aria progressivamente più fredda. Nei giorni successivi c’è stata un’ondata di gelo, avvertita soprattutto in quota con valori scesi fino a circa -13 gradi a circa 1500 metri sabato 13 febbraio prima di un marcato e rapido aumento termico a partire da lunedì 15 febbraio.
Venerdì 12 e sabato 13 febbraio il sole si è visto pochissimo. La novità, con l’ingresso dell’aria fredda, sono state deboli fasi di nevischio accompagnato dal freddo vento proveniente dai quadranti orientali. Gli accumuli al suolo sono stati irrisori o nulli.

Sabato 13 febbraio sarà ricordato nei prossimi anni per aver permesso in alcune zone un fenomeno sempre più raro, ovvero la giornata di ghiaccio. Si definisce in questo modo un giorno in cui le temperature sia minime sia massime non salgono sopra gli 0 gradi. Il fenomeno è stato circoscritto per lo più nell’Olgiatese con massime prossime a -1 gradi. Altrove valori non al di sopra dei 0/2 gradi.
Tra domenica 14 e lunedì 15 febbraio tempo soleggiato con giornate fresche di giorno e molto fredde di notte con temperature minime che sono scese fino a circa -6/-7 gradi nelle zone più fredde e anche la mite Como lago ha registrato valori minimi fino a circa -1/-2 gradi. Durante la giornata le temperature massime sono salite fino a 4/7 gradi.

Da martedì 16 febbraio il tempo è andato decisamente migliorando. Le temperature sia minime sia massime sono aumentate in maniera considerevole. I valori massimi più miti sono risultati compresi tra 13 e 15 gradi il 17 febbraio.
Giovedì 18 febbraio dopo una giornata abbastanza soleggiata in serata e nella notte su venerdì deboli pioviggini hanno interessato la provincia di Como. Gli accumuli pluviometri sono risultati compresi tra 1 e 3 mm. Nonostante il cielo in prevalenza nuvoloso, le temperature sono state piuttosto miti con valori massimi compresi tra 9 e 12 gradi e quelli minimi tra 5 e 8 gradi.

Da venerdì 19 febbraio il tempo è risultato molto stabile e con ampio soleggiamento. Col il passare dei giorni tra il 20 febbraio e il 27 febbraio le temperature sono aumentate portandosi su valori molto al di sopra delle medie. Il giorno più mite è stato il 24 febbraio con valori massimi compresi tra 17 gradi e 22 gradi. La località più mite è stata Villa Guardia con ben 22.6 gradi.
Domenica 28 febbraio si è avuto un deciso calo delle temperature con valori massimi compresi tra 12 e 15 gradi mentre le minime tra 0 e 6 gradi.

Il mese di febbraio in provincia di Como si conclude con temperature sopra la media di circa 1.5 gradi nonostante l’ondata di freddo della seconda decade. Probabilmente, solo grazie a questo episodio non si è registrato uno dei mesi di febbraio più miti in assoluto. Il mese, comunque, è nella top five dei più miti dal 1989 secondo i dati di Meteo Como.
A livello pluviometrico, invece, il mese si conclude con un surplus idrico con accumuli pluviometrici compresi tra 70 mm e 106 mm.

Presso l’osservatorio meteo di Guanzate, si è registrato il record di temperatura minima più alta dal 2018 con un valore di ben 7.2 gradi. Il record di temperatura massima più elevata è stato sfiorato fermandosi a un decimo dallo stesso (21.2 gradi).

A dimostrazione della forte ondata di caldo, potrete notare una notevole fusione del manto di neve anche in montagna con il Monte Generoso che in una sola settimana ha perso gran parte del suo “velo” bianco. Nell’immagine il confronto tra metà seconda decade e fine mese.

Dati rete CML – Meteo Como.