Il mese di marzo è iniziato mostrando, finalmente, un volto più dinamico e si è concluso con un’ultima decade caratterizzata da un colpo di coda dell’inverno.

In particolare, durante la prima decade due perturbazioni hanno attraversato il nostro territorio ( 2 e 5 marzo) determinando piogge diffuse e nevicate.
Nel dettaglio, la perturbazione del 2 marzo ha scaricato al suolo da 40 a 73 mm di pioggia con accumuli più elevati sul primo bacino del Lario. Le nevicate sono state confinate a quote di montagna con accumuli che oltre gli 800 metri hanno superato i 20 centimetri e oltre mezzo metro sopra i 1500 metri.  Nella vicina Valganna a soli 400 metri si sono accumulati 20 centimetri di neve.

Il secondo fronte del 5 marzo, più debole del precedente, ha determinato accumuli pluviometrici compresi tra 9 e 18 mm. La neve, in questa occasione, è scesa fino a quote collinari accumulando mentre neve bagnata verso fino evento si è vista fino a quota 300 metri senza accumuli.
Nonostante due peggioramenti, in questa prima decade ci sono stati quattro giorni con favonio. Le temperature sono risultate prossime alla norma con ancora qualche debole gelata nelle brughiere della nostra provincia.

La seconda decade è cominciata con una giornata primaverile e temperature ben al di sopra della norma. Il giorno 11 marzo le temperature massime a bassa quota registrate sono comprese tra 18 e 22 gradi. In montagna, a confronto, è stato ancora più mite: temperature massime superiori a 15 gradi oltre  i 1100 metri di quota.
Tra il 12 e il 13 marzo c’è stato un graduale calo termico con prevalenza di bel tempo.

Il 14 marzo si è verificato un rapido, ma incisivo peggioramento con rovesci diffusi e accumuli pluviometrici compresi tra 13 mm e 31 mm.
Dal 15 marzo si è registrato un nuovo deciso aumento termico con temperature ben al di sopra della norma. Il 19 marzo è stata la giornata più mite con temperature comprese tra 18 e 22 gradi e primi valori minimi localmente a doppia cifra. Anche le due giornate successive hanno fatto registrare temperature miti per il periodo. Venerdì 20 marzo si sono verificati i primi temporali di stagione tra Lario, Ceresio e Prealpi.

Domenica 22 marzo il cielo è rimasto coperto per l’intera giornata e in nottata si è registrato un deciso calo termico con temperature che si sono portate su valori inferiori alla norma di circa 6/7 gradi. Si è trattato del colpo di coda dell’inverno mai arrivato, infatti, si sono registrate, almeno in montagna, le temperature più basse dell’intero inverno 2019/2020.
Dopo un lunedì con temperature che in pieno giorno sono risultate di 4/5 gradi alle basse quote con cielo coperto, sono arrivate ampie schiarite.
La mattina del 24 marzo le centraline meteo hanno registrato valori pienamente invernali con punte nelle brughiere più fredde di -4/-5 gradi mentre altrove temperature comprese tra -3 e 1 grado.
Anche le mattine seguenti hanno fatto registrare deboli gelate fino a bassa quota e temperature pomeridiane di soli 7/9 gradi, una forte anomalia termica negativa.

Tra il 27 e il 29 marzo le temperature sono aumentate riportandosi poco al di sopra della media con giornate in prevalenza soleggiate. Ha fatto eccezione il 29 marzo con un peggioramento del tempo dal tardo pomeriggio e che è proseguito fino alle prime ore di martedì 31 marzo unitamente a un importante calo termico.
Gli accumuli pluviometrici registrati sono stati compresi tra 10 mm e 17 mm. Durante la mattina del 31 marzo un debole nevischio di poche ore si è verificato fino a bassa quota senza accumulo.

Il mese di marzo termina con una prima parte piuttosto mite seguita da un’ultima decade caratterizzata da un marcato sotto media dovuto a temperature più invernali che primaverili.
A livello pluviometrico, l’accumulo mensile di pioggia è compreso tra 82 mm e 118 mm con molte stazioni su valori prossimi a 100 mm.
Le temperature, complice un fine mese prettamente invernale, sono risultate circa un grado sotto la media mentre le precipitazioni sono prossime alla norma. Si spera che il mese di aprile possa essere molto piovoso. Sarebbe quantomai fondamentale in vista della futura stagione calda.

Fonte dati: rete CML – Meteo Como.

In copertina il monte Generoso ben innevato al 12 marzo 2020.