Dopo la nevicata del 4 dicembre seguita da piogge diffuse e anche intense che hanno causato non pochi problemi alla vegetazione, lunedì 28 dicembre è prevista una nuova nevicata sul Comasco.

Abbiamo alcune differenze sostanziali rispetto alla situazione del 4 dicembre. Il favonio ha seccato la colonna d’aria e ciò risulta fondamentale per una nevicata di “buona fattura”. Con una colonna d’aria secca e temperature negative la neve può essere leggera e soffice, non pesante e bagnata.
Unitamente all’ingresso del favonio, c’è stato anche un repentino calo termico la cui propagazione al suolo è avvenuta al cessare del vento. Domenica 27 dicembre, infatti, dopo una notte con cielo sereno le temperature minime hanno raggiunto valori importanti, compresi tra -6 gradi e 0 gradi.
Questa sedimentazione del freddo nei bassi strati è fondamentale per poter permettere la creazione del cosiddetto “cuscinetto freddo”. Nei giorni successivi, le temperature rimarranno stazionarie e questo permetterà un’ulteriore sedimentazione di aria fredda a livello del suolo. Nel caso ci fossero future chance, ciò potrebbe aiutare per nuove nevicate.

Tra la notte di oggi e la giornata di domani lunedì 28 dicembre, c’è l’occasione di assistere a una discreta nevicata fino a bassa quota.
Un vero e proprio ramo del Vortice Polare (VP), come successo al 4 dicembre, si tufferà verso il Mediterraneo e sarà in grado di terminare un importante peggioramento del tempo. (Immagine a lato).
L’affondo di questa enorme saccatura ricolma di aria artica-marittima sarà caratterizzato dall’instaurarsi di correnti umide meridionali provenienti dai quadranti sud-occidentali, ovvero correnti di Libeccio alla quota di 500hPa. Alla quota di 850 hPa, invece, le correnti saranno orientate da SSW.

Le precipitazioni cominceranno a partire dalla tarda serata/prima notte e termineranno indicativamente entro il primo pomeriggio di lunedì.
La nevicata probabilmente comincerà con temperature negative al suolo e ciò favorirebbe la caduta di neve leggera. Le temperature dovrebbero salire intorno a 0/1 gradi nel pomeriggio quando ormai i fenomeni dovrebbero essere quasi terminati.
La distribuzione dei fenomeni con correnti di Libeccio si caratterizza per accumuli crescenti passando da W verso a E.
Secondo le ultime elaborazioni dei modelli, anche se presentano ancora alcune differenze, si prevedono nevicate estese di intensità debole/moderata a seconda delle diverse aree e fasi del peggioramento.

Gli accumuli che oggi possiamo stimare sono indicativamente i seguenti. A Como città circa 5/10 cm con quantitativi crescenti nei quartieri più alti e fuori dal centro cittadino ove saranno possibili circa 10/20 cm. Nell’Olgiatese sono previsti indicativamente 10/15 cm (localmente anche oltre) mentre verso il Varesotto e il Ticino gli accumuli saranno decrescenti.
Sui rilievi prealpini sono attesi circa 20/30 cm oltre i 600/800 metri. Sulle sponde del Lario e nel Porlezzese sono previsti circa 10/20 cm.

Tra Bassa Comasca e cintura urbana sono attesi dai 10 ai 20 cm mentre nella Brianza e nel Comasco orientale circa dai 10/15 cm ai 20/25 cm. In queste aree, nel caso il canale delle precipitazioni fosse poco più a W (come vedono alcuni modelli) non sarà utopico raggiungere i 20 cm nelle zone più a W e arrivare anche a 30 cm nelle aree più a E della provincia. Discorso analogo per le sponde del Lario e Porlezzese.
Sorprese in positivo o in negativo saranno possibili, soprattutto per le ragioni indicate in seguito.

La previsione è suscettibile ancora di cambiamenti per due ragioni. La prima è che in questo 2020 i modelli hanno commesso diversi errori nelle loro elaborazioni (es. Natale) e quindi ciò suggerisce cautela. La seconda è che tuffandosi nel Mediterraneo una saccatura così ampia e ricolma di aria molto fredda in quota, i modelli faticano a inquadrarne il corretto posizionamento, ma soprattutto la formazione di eventuali minimi secondari che non sono prevedibili nemmeno a ridosso dell’evento.
Uno spostamento di soli 50 km a W o a E della struttura depressionaria può determinare significative conseguenze sotto l’aspetto delle precipitazioni.
Resta anche da considerare che tutt’oggi i modelli continuano a spostare un pelo a E o un pelo a W tutta la struttura depressionaria con tutte le conseguenze del caso.

Ricordiamo che questo è un avviso, ma bisognerà poi fare riferimento all’allerta della Protezione Civile che verrà emessa nella giornata odierna.