Il mese di settembre, a differenza dei precedenti, è cominciato con il ritorno di dinamicità atmosferica sulla nostra provincia unitamente al ritorno delle tanto attese piogge. Successivamente, il mese è proseguito con temperature più vicine alle medie, con fasi alterne di sopra media e sotto media. Nel contempo, a livello precipitazioni, le piogge in questo mese si sono fatte meno desiderare e sono state più abbondanti finalmente.

Prima decade: ritornano temporali violenti

Tra il primo e il tre settembre giornate in prevalenza soleggiate con rovesci verso sera/in serata con fenomeni a macchia di leopardo. In tutte e tre le giornate, gli accumuli pluviometrici sono risultati compresi tra 0 mm e 6 mm. Temperature in progressivo calo nei valori massimi passati da 26/28 gradi a 23/26 gradi. Valori minimi stazionari sempre compresi tra 15 e 21 gradi.

Tra domenica 4 e martedì 6 settembre ritorno a condizioni di tempo stabile e soleggiato con temperature in progressivo aumento tanto da ritornare nella giornata di martedì su valori massimi compresi tra 29 e 31 gradi. In serata di martedì qualche rovescio temporalesco ha interessato in prevalenza l’Olgiatese con accumuli pluviometrici compresi tra 0 mm e 5 mm.

Vanna Schiera – Tavernola
Susanna Botta – Capiago Intimiano
Frana tra Torno e Blevio – Como Zero
Stella Gara – Parè

Una fase di forte maltempo ha poi interessato il Comasco nella notte tra mercoledì 7 e giovedì 8 settembre determinando grosse criticità a Como e provincia. Duramente colpiti, ancora una volta, i paesi del basso Lario dove a causa di frane e smottamenti si è resa necessaria la chiusura della Lariana per quasi due giorni. Caduti oltre 80/120 mm in tutta la città di Como, nel Basso Lario, nel Triangolo Lariano e in Tremezzina oltre che sul Ceresio.

Oltre alle frane che hanno interessato anche la Via Per San Fermo (rimasta chiusa mezza giornata), si sono registrati anche numerosi allagamenti in tutta la città e l’area urbana.

Altri danni, invece, causati dalla fase di maltempo sono giunti dalla forte grandinata di medie/grosse dimensioni che ha interessato una grossa porzione di territorio della nostra provincia: dalle zone di Drezzo, Parè, Gironico a Villa Guardia, la città di Como, il basso Lario, la fascia pedemontana verso l’Erbese, il Triangolo Lariano e le aree prossime alla città di Lecco dove anche lì gli accumuli pluviometrici hanno superato i 100 mm. Ingenti i danni in città soprattutto alle automobili.
Successivamente dal pomeriggio ritorno a condizioni di tempo soleggiato con temperature massime comprese tra 25 e 28 gradi.

All’alba di venerdì 9 settembre l’ultima fase perturbata di questa prima decade ha interessato nuovamente il Comasco. Ancora una volta colpiti Como, parte dell’Olgiatese, la Brianza e la cintura urbana. L’area che ha registrato le maggiori precipitazioni  è quella davanti al Triangolo Lariano, ossia Albavilla dove sono caduti 73 mm di pioggia con allagamenti. 
Altrove accumuli pluviometrici compresi tra 5 mm e 41 mm ad eccezione dell’estrema Bassa Comasca, del Canturino e della bassa Brianza dove le precipitazioni sono risultate irrisorie. Da metà mattina ampie schiarite alternate ad annuvolamenti cumuliformi con temperature in calo rispetto alle giornate precedenti.
Sabato 10 settembre soleggiato con temperature massime nuovamente comprese tra 25 e 28 gradi. 

Seconda decade: caldo e fresco, ma secco

La seconda decade è cominciata con una serie di giornate piuttosto miti per il periodo. Nella notte spesso nuvolosità bassa ha determinato copertura nuvolosa e di conseguenza temperature minime piuttosto elevate con valori che nei giorni più caldi sono risultati compresi tra 17 e 21 gradi. Anche le temperature massime sono risultate piuttosto elevate fino al 16 settembre. La giornata più calda, giovedì 15, ha fatto registrare temperature massime comprese tra 27 e 31 gradi. Nelle giornate successive, invece, si è andati verso un progressivo calo termico che accompagnato da due episodi di favonio (17 e 19 settembre). Le temperature minime sono risultate comprese tra 6 e 14 gradi nel giorno più fresco mentre le massime tra 21 e 25 gradi.

Terza decade: piogge abbondanti e temperature in media

La terza decade è cominciata con tre giornate caratterizzate da tempo variabile con sole alternato ad annuvolamenti anche estesi. Le temperature sono risultate in media con valori generalmente compresi tra 7 e 13 gradi nei valori minimi e tra 17 e 23 gradi in quelli massimi.
Sabato 24 settembre primo passaggio perturbato con piogge deboli piuttosto diffuse che hanno determinato accumuli pluviometrici compresi tra 4 mm e 12 mm. Nelle giornate successive ritorno a condizioni di tempo stabile e spesso soleggiato, ma con temperature in ulteriore lieve calo. Minime scese fino a valori compresi tra 6 e 13 gradi mentre massime tra 17 e 19 gradi.

Tra giovedì 29 settembre e venerdì 30 settembre, finalmente, un marcato peggioramento delle condizioni atmosferiche ha interessato il Comasco. Tale evento si è distinto in due fasi precise.
La prima fase è andata in scena nel tardo pomeriggio/prima serata di giovedì con lo sviluppo di temporali sparsi localmente intensi. Proprio nella Bassa Comasca un temporale ha assunto caratteristiche di supercella (evento già raro, ancor di più in questa stagione nelle nostre zone) determinando intensi nubifragi, frequente attività elettrica e grandinate molto abbondanti seppur di piccole dimensioni. Gli accumuli pluviometrici sono risultati compresi tra 6 mm e 62 mm. L’are di Como è rimasta i margini mentre sono risultate più interessate Olgiatese, Bassa Comasca, Canturino e Alta Brianza. 

Venerdì 30 settembre dall’alba fino al primo pomeriggio rovesci a carattere di nubifragio semi-stazionari e autorigeneranti hanno interessato in particolar modo Como e tutti i suoi quartieri, la Bassa Comasca, parte dell’Olgiatese e del Canturino. Più ai margini l’alta Brianza. In questa fase di maltempo, ripresa poi con ulteriori piogge sparse nel tardo pomeriggio, gli accumuli pluviometrici sono risultati compresi tra 12 mm e 80 mm.

Riassunto

Il mese di settembre termina con temperature nella norma, soprattutto grazie alle fasi fresche che hanno caratterizzato il mese. A determinare soprattutto le temperature in media sono state le temperature minime della terza decade.
A livello pluviometrico, finalmente, cambia la musica dopo un anno con mensilità chiuse in pesante deficit o nei casi più fortunati in media. Settembre è terminato con accumuli ben superiori alla media salvo locali eccezioni. Gli accumuli pluviometrici mensili risultano mediamente compresi tra 83 mm e 216 mm con molte zone che viaggiano con valori compresi tra 120 mm e 190 mm. Solo nella bassa Brianza la mensilità è terminata nuovamente in deficit idrico con valori compresi tra 42 mm e 80 mm. 

In copertina una foto dal Lago di Piano a fine settembre.