Il mese di febbraio è cominciato con una nevicata che ha interessato tutto il Comasco con accumuli variabili dai 10 ai 25 cm.
Sabato 2 febbraio piogge moderate hanno interessato il nostro settore dal pomeriggio fino alla notte.
Domenica 3 e lunedì 4 febbraio è giunto il favonio che ha soffiato per entrambe le giornate con temperature massime di 10/12 gradi.
Qui accanto un’immagine dei campi della bassa comasca con le Prealpi al tramonto; come si nota dall’immagine, la maggior parte della neve caduta nelle aree soleggiate dopo appena 3 giorni è stata in parte fusa.
Nelle aree all’ombra e dove c’erano cumuli di neve, quest’ultima è resistita per tutto il mese.
Il resto della mensilità è stato dominato totalmente dalla presenza di un’ingombrante alta pressione che ha trasformato febbraio in un mese primaverile e non invernale come dovrebbe essere. Soltanto domenica 10 febbraio deboli piogge hanno accumulato 5/10 mm sul nostro settore. Le gelate sono anch’esse andate diminuendo fino a sparire verso la fine del mese e solo sabato 23 febbraio c’è stato un temporaneo ritorno su valori termici in media. In tutta la mensilità, le giornate con temperature massime inferiori a 10 gradi sono state solo 5.
C’è da sottolineare che venerdì 22 febbraio, con la presenza del favonio, a Como Monte Olimpino è caduto il record di temperatura massima per febbraio risalente al 1990 con una massima che è risultata pari a 21,4 gradi. Villa Guardia e Olgiate Comasco hanno raggiunto nel medesimo giorno rispettivamente 22,5 gradi e 22 gradi come temperature massime. Altrove valori massimi compresi tra 19 e 22 gradi.
A soli 5 giorni di distanza, senza favonio, il 27 febbraio a Como Monte Olimpino è stato registrato un nuovo record di temperatura massima per febbraio pari a 21,6 gradi.
Nella stessa giornata altre stazioni, come quella di recente installazione di Guanzate, hanno registrato valori record per le temperature massime. A Como Università, la temperatura massima è stata di ben 23,2 gradi.
Il mese di febbraio è risultato quindi essere molto secco e molto mite con temperature che si sono stabilite ben al di sopra delle medie del periodo.
Il trimestre invernale quest’anno non ha visto alcuna ondata di freddo importante ed è stato dominato il larga parte dalla presenza dell’alta pressione. Numerose giornate soprattutto tra il 20 dicembre e il 20 gennaio sono state caratterizzate dalla presenza del favonio; l’inverno è risultato essere molto secco e mite.
I dati sono della rete CML – Meteo Como.
In copertina il tramonto del 24 febbraio 2019.