L’instabilità in questo inizio di estate 2023 spesso si è mostrata ben presente rispetto alle fasi calde e stabili permettendo di vivere un’estate più normale per la nostra provincia. L’estate nelle nostre zone non sono giornate bollenti come capitato nel 2022, ma sono giornate calde e soleggiate alternate a break temporaleschi.
Fatta questa piccola premessa, concentriamoci sull’evento della notte del 4 luglio 2023.
Analizziamo la sinottica…
Una nuova area depressionaria si avvicina al nord Italia determinando un aumento dell’instabilità e quindi condizioni ideali per lo sviluppo di temporali.
Nella notte si sono sviluppati forti temporali prefrontali con correnti in quota umide provenienti da WSW.
Il passaggio del cavo d’onda è atteso il 4 luglio tra pomeriggio e serata, momento in cui c’è ancora alto rischio per fenomeni localmente violenti. Nell’immagine a sinistra potete vedere la sinottica relativa alla notte del temporale grazie al modello europeo ECMWF.
La supercella della notte del 4 luglio 2023 si è formata per un mix di condizioni perfette al suolo e in quota: in alta quota correnti da WSW, a media quota correnti da SE. L’energia a disposizione (CAPE) era elevata e nel contempo c’era anche un ottimo shear (variazione della direzione e dell’intensità del vento al variare della quota), tutti elementi fondamentali per la genesi di questa tipologia di temporali.
Nell’immagine a destra, grazie alla rete di stazioni CML – Meteo Como, con la ventilazione al suolo si è potuto individuare in maniera netta la presenza del mesociclone. Si tratta di una piccola area di bassa pressione che nasce con questa tipologia di temporali. Il “centro depressionario” lo abbiamo segnato con il cerchio azzurro.
Nell’immagine del radar MeteoSwiss rielaborazione CML qui a sinistra si può notare la tipica forma del V-Notch che si vede quando un temporale assume caratteristiche di supercella. Per facilitarne l’individuazione lo abbiamo segnato in azzurro.
Il temporale, prima una multicella molto intensa che ha interessato Val d’Intelvi e Lario, ha cominciato ad assumere caratteristiche di supercella una volta passata Como. Questo perchè, dal punto di vista geografico, non ha più trovato ostacoli montuosi che potessero bloccare lo sviluppo del temporale. Il percorso della supercella è cominciato a Camerlata, proseguito per tutto il Canturino e la Bassa Brianza Comasca per poi esaurirsi lentamente in provincia di Monza e Brianza.
E ora vediamo i danni lungo il percorso…
Un temporale di questa violenza, chiaramente, determina grossi danni sui territori. La “fortuna”, se così si può definire, è stata che il temporale si è sviluppato nelle ore notturne, quindi più persone e cose erano al riparo ed è stato un bene. Inoltre, questo temporale si è sviluppato in seguito a molti temporali che lo hanno preceduto, quindi non ha sfruttato tutta l’energia perché un po’ era già stata “consumata” dai precedenti. Questo ha sicuramente inciso soprattutto sul fattore grandine.
La maggior parte dei danni del temporale si è concentrata tra Senna Comasco, Cantù e Arosio. In seguito metteremo alcune foto della situazione indicando per ognuna la località .
Nell’immagine a sinistra abbiamo tracciato indicativamente il percorso della supercella che è andata poi a terminare la sua corsa alle porte del monzese verso Desio.
I danni del temporale sono risultati di diverso generare: a Senna Comasco il tetto di una casa è stato sfondato dalla grandine tanto che due persone sono state ricoverate per ipotermia. Numerosi i danni da grandine caduta in maniera molto abbondante da rendere necessario l’intervento delle ruspe per ripulire le strade, ma per fortuna la grandine è risultata di dimensioni generalmente piccole, solo a tratti medie. Si sono verificate anche alcune colate di fango e detriti.
Numerosissimi gli allagamenti in tutta l’area attraversata dalla supercella. L’area più colpita è stata Arosio dove in poco più di un’ora sono caduti oltre 100 mm di pioggia, un valore molto estremo. Segnalati anche danni da vento causati dal downburst che ha raggiunto velocità comprese tra 50 km/h e 70 km/h. I rain rate sono risultati davvero estremi con valori compresi tra 300 mm/h e 815 mm/h. E’ come se una cascata d’acqua si stesse riversando al suolo dal cielo.
Accumuli pluviometrici finali nel percorso della supercella compresi tra 25 mm e 107 mm di Arosio.
Immagine di copertina: accumulo di grandine a Senna Comasco, autore sconosciuto.
Abbiamo trovato grazie a qualche aiutante alcune immagini della supercella. Si tratta di immagini di un cam appartenente a Stefano Colombo e installata nel comune di Meda. Dalle immagini si può ben notare sulla destra della foto il mesociclone del temporale seppur poco definito perché nella fase finale di vita della supercella stessa.