Il mese di gennaio è cominciato con una fase estremamente mite ed anomala per il periodo. Il resto della mensilità si è contraddistinto per quasi totale assenza di piogge oltre che per ripetuti episodi di favonio e temperature spesso molto miti per la stagione in corso.
Prima decade: caldo, vento e solo qualche debole pioggia
Il primo giorno dell’anno si è distinto per sembrare una giornata da piena estate, perlomeno in montagna. Le temperature a quote comprese tra 800 metri e 1800 metri sono risultate comprese tra 14 gradi e 20 gradi facendo registrare diversi record. Le temperature minime sono risultate a queste quote comprese tra 8 gradi e 10 gradi.
Al piano e in fascia pedemontana, invece, le temperature minime sono risultate comprese tra -1 gradi e 5 gradi mentre le massime tra 13 gradi e 17 gradi.
Il due gennaio il cielo è risultato da nuvoloso a poco nuvoloso con temperature comprese tra -3 gradi e 6 gradi nei valori minimi e tra 10 gradi e 13 gradi nei valori massimi.
Lunedì 3 gennaio cielo spesso nuvoloso con temperature in calo nei valori massimi.
Martedì 4 gennaio cielo nuvoloso con pioviggini sparse; temperature minime in netto aumento comprese tra 4 gradi e 7 gradi mentre in lieve calo quelle massime comprese tra 6 gradi e 9 gradi.
Il periodo successivo fino a fine prima decade è stato caratterizzato da giornate ampiamente soleggiate. Favonio tra mercoledì 5 gennaio e giovedì 6 gennaio con raffiche moderate a tratti forti.
Nei giorni successivi significativo calo delle temperature minime generalmente comprese tra -6 gradi e 0 gradi e temperature massime comprese tra 6 gradi e 8 gradi.
Seconda decade: secco e mite, a tratti ventoso
Nuovo episodio di favonio tra lunedì 10 e martedì 11 gennaio seguito da giornate con temperature minime comprese tra -7 gradi e 0 gradi mentre le massime tra 7 gradi e 11 gradi.
Dal 13 gennaio un nuovo aumento termico ha interessato il Nord Italia con temperature in aumento sia nei valori minimi sia in quelli massimi. In particolare le temperature massime sono risultate comprese tra 12 gradi e 16 gradi per più giorni consecutivi, valori tutt’altro che in linea con la media di gennaio.
Lunedì 17 gennaio cielo sereno con altra giornata da piena primavera a livello termico. Grazie alla presenza del favonio di debole/moderata intensità, si sono registrate temperature massime molto elevate per il periodo con valori compresi tra 14 gradi e 18 gradi con valori in piena notte compresi tra 10 gradi e 15 gradi. Le temperature minime sono risultate anch’esse molto elevate nelle aree esposte alla ventilazione da Nord facendo registrare valori compresi tra -3 gradi e 9 gradi.
Anche martedì 18 gennaio temperature molto elevate sia nei valori minimi sia in quelli massimi seppur di qualche grado inferiori rispetto a lunedì. Mercoledì 19 gennaio temperature in calo comprese tra -5/2 gradi e 7/10 gradi.
Terza decade: ancora secco, mite e ventoso
La terza decade è iniziata con un nuovo episodio di favonio in ingresso dalla serata del 20 gennaio e in esaurimento entro la mattinata del 21. Le raffiche in questo caso sono risultate localmente molto intense, soprattutto tra Brianza, Convalle, centro città e quartieri nord-occidentali con punta di 90 km/h a Sagnino. Le temperature massime sono risultate comprese tra 8 gradi e 11 gradi mentre le minime tra -3 gradi e 3 gradi.
Tra venerdì 21 e sabato 22 gennaio ci sono state forti gelate soprattutto a bassa quota con la nebbia che è tornata ad interessare le parti più meridionali della nostra provincia. Venerdì valori minimi compresi tra -4 gradi e 1 gradi mentre i valori massimi tra 7 gradi e 11 gradi.
Sabato 22 gennaio al mattino forti gelate e brinate con temperature comprese tra -7 gradi e -1 gradi. La nebbia ha mantenuto le temperature piuttosto basse e intorno alle 11 di mattina in diverse aree si registravano ancora valori compresi tra -1 gradi e -3 gradi.
Tra domenica 23 gennaio e martedì 25 gennaio sempre bel tempo con giornate molto soleggiate. Temperature minime comprese tra -5 gradi e 0 gradi mentre le massime tra 6 gradi e 9 gradi.
Mercoledì 26 e giovedì 27 gennaio gelate diffuse e nebbia diffusa a tratti persistente fino alle ore pomeridiane con temperature massime molto basse, specie mercoledì quando i valori sono risultati compresi tra 2 gradi e 5 gradi nelle aree interessate dalla nebbia mentre altrove raggiunti anche 8/10 gradi.
Nelle giornate successive giornate molto soleggiate e spesso ventose con il favonio a farla da padrone. Temperature ben al di sopra della media specie domenica 30 gennaio con valori massimi compresi tra 17 gradi e 20 gradi.
Tirando le somme…
Il mese di gennaio termina con temperature al di sopra della media di circa 1 grado, ma con temperature massime superiori alla media di ben 2 gradi, localmente oltre.
Precipitazioni perlopiù assenti con solo una debole piovuta in prima decade. Gli accumuli mensili sono compresi tra 8 mm e 18 mm, ovunque ben al di sotto della media.
La mensilità si è contraddistinta anche per ripetuti episodi di favonio (13 giorni con föhn).
La continua mancanza e latitanza di precipitazioni che si ripete dal mese di novembre insieme ai ripetuti episodi di favonio di questo mese ha portato ad aggravare la situazione dal punto di vista delle piogge. Al momento nel Comasco siamo in un periodo siccitoso con diverse strati del terreno molto secchi.
L’ultima perturbazione, che si può definire tale, è transitata l’8 dicembre, ossia 56 giorni fa al 31 gennaio, quasi 2 mesi. Anche il livello del Lago di Como è molto basso ed è comparsa la ormai “famosa” spiaggia al tempo voltiano, fenomeno che si ripete ogni volta che si verificano queste fasi siccitose.
L’immagine di copertina è stata scattata al 1 gennaio durante la salita al Monte Bolettone con vista sulla Brianza e sullo sfondo si possono notare gli Appennini.