Analisi sinottica

Il passaggio di un cavo d’onda nella giornata di domenica 7 luglio (vedi cartina a fianco) ha causato un importante peggioramento sul Comasco. Temporali e rovesci con caratteristiche autorigeneranti hanno interessato parte della provincia creando grossi danni e disagi.

Nella serata di sabato 6 luglio e nella notte correnti umide da SW hanno cominciato ad attivare rovesci sparsi e temporali principalmente tra Sopra Ceneri, Valchiavenna, medio Varesotto, Olgiatese, Lario. In seguito, con l’ingresso del fronte instabile, l’instabilità ha preso piede anche nelle zone più a sud.

Successivamente, all’alba, un temporale con moto WSW/ENE ha interessato buona parte del centro, nord e ovest provincia con mediamente accumuli di 40/50 mm. In seguito, si è venuta ad instaurare questa convergenza di cui vi parliamo qui sotto e che ha creato enormi problemi sul territorio.

La ventilazione di scirocco nei bassi strati nelle zone meridionali del Comasco e la ventilazione dai quadranti settentrionali in Canton Ticino e alto Varesotto ha mantenuto per ore inchiodata nelle stesse zone la linea di rovesci e temporali autorigeneranti che ha scaricato ingenti quantitativi di pioggia supportata da un flusso umido da SW in quota.

I dati

Come spiegato poco sopra, si è venuta a creare una linea di convergenza a partire dal medio Varesotto diretta verso Olgiatese, basso Canton Ticino, Ceresio, Valle d’Intelvi, Tremezzina, alto Lario e più ai margini Valchiavenna. Queste aree tra circa le 6 di mattina e le 13/14 di domenica 7 luglio hanno registrato accumuli pluviometrici estremi. Sono caduti da 80 a 120 mm sul Lario. Ancora più duramente colpiti Olgiatese, basso Canton Ticino e medio Varesotto con valori compresi tra 124 mm e 191 mm.

Mollata la convergenza, in giornata ampie schiarite con sole e caldo gradevole seppur umido. In serata, invece, nuovo impulso instabile con altri rovesci e temporali sparsi ha interessato tutta la provincia fino all’alba di lunedì 8 luglio determinando i fenomeni più significativi nel Canturino.

Le aree già duramente colpite in mattinata hanno registrato a fine giornata accumuli compresi tra 90 mm e 206 mm. Le due località con accumuli più elevati sono Valmorea con 184.4 mm e Casasco d’Intelvi con 206.0 mm e record giornaliero dal 2000. Uscendo dal Comasco, ma restando nelle zone duramente colpite, spiccano tra tutte Mendrisio con 210.8 mm giornalieri, Crosio della Valle con 243.6 mm e Cimbro di Vergiate con 195.3 mm.
Altrove, invece, gli accumuli di pioggia spaziano da 20 mm dell’estremo Comasco Orientale ai 40/80 mm delle restanti zone della provincia.

Nella notte ulteriori rovesci e temporali hanno interessato il territorio con accumuli compresi tra 20 mm e 50 mm con Canturino, Erbese e Triangolo Lariano tra le aree più colpite. In medio-alto Lario ed estremo sud provincia accumuli compresi tra 1 mm e 13 mm.

L’accumulo finale di questa fase di maltempo in tutte le zone menzionate è localmente estremo. In Brianza, Comasco Orientale e Bassa Comasca si spazia da 40 mm a 80 mm; tra Como, Basso Lario e Canturino si passa da 108 mm a 135 mm; tra medio/alto Lario si passa da 100 mm a 165 mm mentre tra Olgiatese, medio Varesotto, Canton Ticino, Valle d’Intelvi si passa da 190 mm a 336 mm. Gli accumuli più elevati sono a Crosio della Valle con 336 mm; Varese Ospedale con 263 mm; Mendrisio con 253 mm; Castiglione d’Intelvi con 241 mm e Valmorea con 231 mm.

Effetti sul territorio

Quantità di acqua così eccessive sul nostro territorio non possono che portare a fenomeni di dissesto idrogeologico oltre ad allagamenti e alluvioni lampo. Per quanto riguarda le alluvioni lampo ed allagamenti diffusi, questo è stato il caso in particolare dell’Olgiatese (non solo). In particolare, tra Uggiate e Ronago, il Lura è esondato e ha invaso molte zone con oltre 50 cm di acqua. Anche in centro ad Uggiate Trevano acqua molto alta che ha invaso i negozi oltre che le strade. Esondato anche il Faloppia a Faloppio dove anche qui molte zone sono state completamente invase dall’acqua.

Da segnalare poi diversi smottamenti in Valle d’Intelvi tra Cerano e Schignano oltre che verso Castiglione. Caduti dei piccoli sassi a Colonno ed esondato il valletto ad Argegno, motivo per cui è stata necessaria la chiusura della Regina fino a sera con conseguenti disagi per il traffico.

Di conseguenza, viste le abbondanti piene di tutti gli affluenti del Lario, una gran quantità di legna fango e detriti si è riversata nel lago tanto da riempiere Como Aeroclub Lago di legna; situazioni simili anche verso altre rientranze del nostro lago di Como.
Il Lago di Como, ieri, è cresciuto di livello; alla mattina ha invaso il lungolago fino a piazza Cavour, in seguito è rientrato mentre in serata è esondato leggermente sulla prima corsia del lungolago.

Alessio Zordan – Uggiate Trevano

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alessio Zordan – Uggiate Trevano
Alessio Zordan – Uggiate Trevano
Alessio Zordan – Uggiate Trevano
Michela Ranieri – Argegno
Alessia Gatti – Hangar Como

In copertina una foto di Angelo Maspero in cui si vede l’enorme quantità di detriti presente nel lago.