Quando comincia la stagione temporalesca verso aprile o al più tardi maggio, ogni qualvolta un temporale di forte intensità interessa una determinata area si sente parlare in continuazione di “bomba d’acqua”.
Questo termine in meteorologia NON esiste. Si tratta di un termine “sensazionalistico” inventato dai giornalisti. Viene utilizzato per avere maggior audience e scatenare interesse, o a volte anche panico, nei lettori in modo che le testate giornalistiche possano interagire con un maggior numero di persone.

In tutto questo, cosa c’è di vero? Dal punto di vista meteorologico nulla! Si tratta di un termine storpiato e inventato con il fine sopraindicato. Il vero termine che fa riferimento all’inventata parola “bomba d’acqua” che, ripetiamo, NON esiste, è nubifragio.
Il nubifragio in meteorologia sta ad indicare una precipitazione molto forte con un’intensità superiore ai 60 mm/h (scala relativa alla rilevazione dell’intensità delle precipitazioni) che generalmente si verifica durante un temporale.

Vediamo un caso reale…

Per fare riferimento a una situazione realmente accaduta, prendiamo in esame la giornata di domenica 25 luglio 2021. In quella giornata, due supercelle interessarono la provincia di Como. I violenti temporali furono accompagnati da forti nubifragi persistenti e intense grandinate.
La stragrande maggioranza di giornalisti in quella occasione ha parlato di una “bomba d’acqua che ha causato danni e allagamenti. In realtà si è trattato di un temporale molto violento che è stato accompagnato da forti nubifragi persistenti e grandinate. Ossia, per più tempo, il nubifragio (ricordiamo, precipitazione con intensità superiore ai 60 mm/h) ha interessato parte del Comasco causando poi frane, smottamenti, allagamenti specie tra Olgiatese e Triangolo Lariano. Questo proprio a causa dell’ingente quantità di pioggia caduta in un lasso di tempo troppo breve per permettere ai terreni di assorbirla e drenarla senza causare conseguenze sul territorio.
Il temporale a supercella è la tipologia di temporale più forte esistente in natura. Si tratta di un temporale in grado di scaricare ingenti piogge, grandinate anche di grosse dimensioni e forti raffiche di vento lineari. Nei casi più estremi, dalle supercelle si originano anche i tornado (fenomeno rarissimo nelle nostre zone).