A causa dell’affondo di una saccatura atlantica in Spagna e il suo successivo sprofondamento fin sul Nord Africa, ha preso forma una depressione nei pressi delle Baleari che ha stazionato nella medesima area fino alla mattinata di lunedì.

La posizione così occidentale della depressione al suolo ha determinato inizialmente un forte richiamo sciroccale sull’Italia con aria mite proveniente dal Nord Africa che ha portato a temperature molto elevate al sud Italia (fin oltre i 20 gradi) e al nord ha portato un notevole incremento termico con lo 0 termico confinato per lunghi tratti oltre i 2000/2200m di quota e inizialmente, per questo motivo, la quota neve è rimasta confinata oltre i 1600/1800m. Con il successivo spostamento verso Est della depressione, è giunta aria più fredda che ha portato un abbassamento delle temperature e dello 0 termico con quota neve che a fine evento è scesa fino a circa 1200/1500m.

Parlando più precisamente della nostra zona, a causa di correnti sciroccali la Lombardia, in generale, è poco favorita nel vedere precipitazioni consistenti con questo tipo di configurazioni. In ogni caso, dalla serata di venerdì 5 sono giunte le prime deboli precipitazioni con accumuli non oltre i 2mm.

La giornata dell’Epifania è stata caratterizzata da piogge deboli alternate a pause asciutte; gli accumuli pluviometrici sono stati compresi tra i 15 e i 25mm.

Domenica 7 la situazione è rimasta invariata con precipitazioni molto deboli la notte e in seguito lunghe pause asciutte con una ripresa dei fenomeni nel corso del pomeriggio-sera; gli accumuli sono stati compresi tra 3 e 5mm.

Lunedì 8 giornata con cielo coperto e temperature molto miti fino a 12/13 gradi nelle nostre zone. In serata primi rovesci con accumuli compresi tra 0 e 3mm.

Martedì 9 la notte cielo coperto con temporali accompagnati da nubifragi e colpi di vento; durante la giornata cielo coperto con ancora temporali nell’ora di pranzo accompagnati da nubifragi e anche grandinate. Nel pomeriggio ancora piogge deboli. In serata cessazione dei fenomeni. Accumuli compresi tra 12 e 30mm nella bassa provincia; accumuli superiori sulla zona laghi.

I temporali a gennaio sono inusuali; spieghiamo cosa li ha originati. Come ho anticipato in cima a questo articolo, dall’Epifania ci siamo trovati sotto l’influenza di correnti miti sciroccali che hanno portato aria molto mite al suolo. Il 9 gennaio con l’entrata del fronte accompagnato da aria più fresca atlantica si sono create le condizioni per avere veri e propri temporali di tipo estivo. Tali fenomeni sono stati originati dal contrasto tra l’aria al suolo molto mite e umida e quella giunta in quota più fredda e secca.

Uscendo dal nostro territorio, da segnalare le nevicate estreme che si sono verificati in Valle D’Aosta e in Piemonte. Ad esempio, Sestriere ha visto un accumulo complessivo di neve fresca di circa 2 metri o più; stessa sorte per Cervinia. Quest’ultima è in una situazione molto critica poiché la nuova estrema nevicata si è aggiunta ai metri di neve presenti al suolo prima di questo nuovo evento e ora il manto nevoso supera abbondantemente i 2 metri. In Piemonte e Valle D’Aosta gli accumuli pluviometrici in aree estese superano i 200mm.

Nelle Alpi Orientali, invece, la neve è rimasta relegata oltre i 1600m di quota e solo nel pomeriggio la neve è scesa fino in fondovalle. I temporali che si sono verificati la notte di martedì 9 hanno determinato la fusione di una grossa quantità di neve al suolo al di sotto dei 1500m di altitudine.

Questo tipo di passaggio perturbato ha avuto caratteristiche più autunnali che invernali, infatti, si è trattata di una configurazione tipica del periodo autunnale e la quota neve è rimasta alta per il periodo.

Gli accumuli pluviometrici totali dell’evento sono stati compresi tra 30 e 65mm.

I dati pluviometrici sono provenienti dalla rete CML- Meteo Como.