L’estate è partita in sesta marcia già da metà maggio e sembra avere le idee chiare sul prossimo futuro. Da giorni si sente parlare della nuova possibile intensa ondata di caldo a cavallo tra seconda e terza decade di luglio su Como e provincia.
L’anticiclone la fa da padrone da mesi e più volte a far visita al nostro territorio è stato e non sarà l’anticiclone Azzorriano, bensì l’Africano.
I modelli di previsione, inizialmente, hanno faticato ad inquadrare l’effettiva entità dell’ondata di caldo. Questo perché la risalita di aria calda dal Nord Africa è strettamente legata al posizionamento di un centro di bassa pressione nel vicino Atlantico il cui spostamento determina cambiamenti a livello di entità del caldo in risalita.

Cosa effettivamente potrebbe succedere?

Proprio a partire dal 15 luglio comincerà ad affluire aria via via più calda con temperature massime che si aggireranno intorno ai 32/36 gradi a seconda delle diverse aree durante il prossimo periodo. Lieve calo termico in quota, meno percepibile al suolo, tra sabato 16 luglio e lunedì 18 luglio. In questa prima fase la giornata più calda sarà venerdì 15 con temperature massime fino a 35/37 gradi con locali punte anche fino a 38 gradi. Temperature massime più o meno elevate dipenderanno anche dall’umidità relativa: più sarà bassa l’umidità, maggiori saranno le temperature massime e viceversa.

Dal 18/19 luglio potrebbe arrivare la seconda rimonta di aria calda nord-africana che porterà sul Nord Italia isoterme in libera atmosfera a 850 hPa di circa +23/+25 gradi. Un afflusso così caldo (simile a fine giugno 2019) potrà determinare temperature molto elevate al suolo e al limite della sopportazione corporea. Anche in questa fase saranno possibili notti tropicali (temperature minime > 20 gradi).

Un ulteriore fattore che potrebbe esaltare gli estremi termici giornalieri, in particolare nei valori massimi, è l’umidità. Si prevedono tassi di umidità relativa piuttosto bassi, quindi caldo torrido. Bassi tassi di umidità favoriscono la possibilità di registrare temperature più elevate rispetto a situazioni con umidità più alta.
Durante il culmine dell’ondata di caldo (19 – 22 luglio ad oggi), quindi, non sarà utopico registrare nella nostra provincia valori massimi compresi tra 35 gradi e 38 gradi (localmente oltre) mentre valori minimi tra 22 gradi e 27 gradi.

Quando una via di uscita?

Al momento i principali modelli non vedono una via di uscita da questa situazione di caldo e secco; le prospettive di lungo termine non sono buone in quanto non si vede nessun cambiamento di scenario con caldo sempre ben presente e perturbazioni totalmente assenti. Questo potrà solo favorire un ulteriore aggravarsi della crisi idrica e della siccità con terreni, piante e tutto quello che concerne la natura che andrà in fortissima sofferenza.
Se le temperature caleranno di qualche grado rispetto al picco dell’ondata di caldo, è abbastanza probabile che non ci siano cambiamenti sotto l’aspetto delle precipitazioni. Di conseguenza, il Lago di Como continuerà a rimanere su livelli estremamente bassi con tutti i rischi che ne conseguono.

Un’immagine di fine maggio dalla zona dei Corni di Canzo con vista sulla Grigna e sul Lago di Como.